mercoledì 31 marzo 2010

i (nostri buoni) motivi per dire no alla candidatura

“Perché il Collettivo non si candida?”
Questa è la domanda che a volte ci viene posta…
Un Collettivo candidato sarebbe una contraddizione in sé: siamo un gruppo di “studenti qualunque” organizzato in una struttura orizzontale: rifiutiamo, infatti, l’idea gerarchica comune alle classiche associazioni studentesche. Da noi vale la regola “una testa, un voto” e nessuno è più importante di altri. Proprio per questo l’idea di portare un rappresentante è ontologicamente antitetica al Collettivo stesso.
Senza contare che un gruppo o un’associazione (e questo vale indipendentemente dal suo colore politico) una volta che partecipa alla “competizione elettorale” comincia ad agire esclusivamente col fine elettorale. Il Collettivo invece vuole essere libero da questi vincoli e agire soltanto perché considera qualcosa sbagliato o degno di nota. Bisogna infine considerare che, a volte, questo ragionamento sfocia in veri e propri comportamenti clientelari dove i candidati sono disposti quasi a tutto pur di essere eletti.

Inoltre…
Che democrazia c’è quando alle elezioni partecipa uno studente su 4 (quando va bene…)?
Che importanza e peso può avere il corpo dei rappresentanti degli studenti in un organo (il Consiglio di Facoltà) che li relega ad una piccolissima minoranza?
Perché dovremmo credere ad un sistema democratico(?) pieno di imperfezioni e falle?

La nostra proposta…
Noi crediamo che debba essere lo “studente comune” a chiedere il rispetto dei propri diritti, senza che questi vengano delegati a nessuno!! Non importa che chi abbia il compito di rappresentarli sia bravo o no; nel momento in cui lo studente lascia a terzi il compito di difendere i propri diritti li ha già abbandonati, li ha già persi.
La nostra proposta è quella di riunirsi assemblee mensili aperte a tutti gli studenti, affiancate (quando necessario) ad assemblee straordinarie. In questi organi gli studenti decideranno cosa proporre, cosa è meglio per loro. Non saranno le associazioni studentesche a decidere cosa è meglio per la Collettività, ma la Collettività a decidere cosa è meglio per sé stessa.

Il Collettivo non è al servizio degli studenti. Il Collettivo è gli studenti!!!

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