domenica 4 luglio 2010

Lettera degli studenti di Scienze Politiche indirizzata ai Ricercatori e agli Organi UniCT

al Coordinamento dei Ricercatori Universitari di Catania
al Coordinamento dei Precari della Ricerca di Catania
al Preside e al Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche di Catania
al Rettore e ai principali Organi dell’Università di Catania


Lettera di sostegno ai ricercatori UniCT e delle Università italiane

A seguito di talune politiche governative, che hanno provveduto a maltrattare senza ritegno l’istruzione pubblica, tutti gli Atenei italiani si trovano in evidente stato di difficoltà. A colpi di decreti e disegni legge, accompagnati da finanziarie decise e spaventose, l’Università pubblica giace ormai in uno stato di semi coscienza.

Tra le tante problematiche che ci ritroviamo ad affrontare come comunità studentesca (numeri chiusi, aumento vertiginoso delle tasse, riforma della governance, etc. etc.) non possiamo rimanere indifferenti all’azione a livello nazionale portata avanti dai ricercatori. Stimati lavoratori, fonte di conoscenza sempre rinnovata, i ricercatori dell’Ateneo catanese ricoprono il 40% delle cattedre universitarie, pur portando avanti il loro fondamentale lavoro di ricerca che, altrimenti, andrebbe perduto. Spinti dalla “voglia di fare” si dedicano all’insegnamento, nonostante quest’ultimo non rientri nei compiti stabiliti dal loro mandato; la loro passione ci invoglia e non ci lascia indifferenti.

Colpire, dunque, i nostri docenti-ricercatori costituisce per noi un duplice attacco alla conoscenza rinnovata dalla loro continua attività di ricerca e alla preziosa docenza dentro le nostre aule universitarie. Per questi motivi ci schieriamo in maniera decisa dalla parte dei ricercatori di tutti gli atenei italiani in questa loro protesta e negli sviluppi che la riguarderanno.



Collettivo di Scienze Politiche di Catania
e i numerosi studenti della facoltà che, in molte occasioni,
hanno dimostrato di tenere all'Università pubblica




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