sabato 2 ottobre 2010


L'8 ottobre può essere il giorno della detonazione. Una giornata di lotta e manifestazioni convocata dall'Unione degli Studenti e che dobbiamo far nostra, farla diventare di tutti. Una giornata che proponiamo veda camminare insieme studenti medi, universitari, precari della scuola, docenti e ricercatori. Tutto il popolo dell'istruzione pubblica e del sapere libero. Una prova generale prima di quel 16 ottobre in cui invaderemo Roma e determineremo l'inizio di una stagione di conflitto, di protagonismo sociale, di opposizione senza deleghe alle destre e a Confindustria.

Occorre costruire l'8 ottobre l'unità del mondo della conoscenza per arrivare, il 16 ottobre, ad unire i conflitti. Tutti i conflitti.

Non c'è tempo da perdere. La crisi sociale si fa sempre più drammatica ed all'ordine del giorno non può esserci l'avanzamento minimo, l'accontentarsi del più piccolo risultato. È tempo di costruire l'alternativa forte e radicale a un sistema economico fallimentare e cattivo, impossibile da riformare. È tempo di rivoluzione. Di sognatori e rivoluzionari.

È tempo di una generazione che non ha nulla da perdere e che deve disimparare l'etica della rassegnazione. Esigiamo un futuro privo di sfruttamento e precarietà. Lo vogliamo adesso. Decidiamo di lottare per ottenerlo, prima che sia troppo tardi.


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